martedì 25 maggio 2010

toretti

Nella mia insana iperattività primaverile ho deciso di dedicare un’ora al giorno a filmare una fontana torinese. I famosi toretti sono diventati così il fulcro del mio dolce far nulla. Mi piazzo con la telecamera a pochi metri da una fontana, premo rec e apro il mio libro. Dopo un’ora mi risveglio, premo stop e vado a casa. L’intenzione è quella di monitorare quanto questi toretti sono usati e in particolare quanti “utenti” dissetano in un’ora.

Oggi però mi è andata male. Trovo una bella fontana dentro il Valentino, accanto a un parco giochi, posiziono la camera e sono in un brodo di giuggiole perché l’inquadratura viene insolitamente bene. Dopo una decina di minuti mi si avvicina un signore distinto sulla quarantina, mi domanda a cosa servono le riprese. Un po’ restio all’inizio si placa non appena vede il tesserino dell’ordine dei giornalisti. Ancora un paio di domande e si allontana con una frase premonitrice “Stia attento, la videocamera potrebbe essere fraintesa”. Ma come ho oramai collezionato una decina di toretti senza alcun problema…

Leggo ancora una mezza pagina del libro e mi avvicina un secondo signore, il gestore del chiosco lì vicino, che è meno cordiale del primo: “Stai filmando! Hai un permesso? No, non ce l’hai! Allora chiamo la polizia!”. Nemmeno il tempo di dirlo e digita il 113, non ho ancora aperto bocca e lui al parla con il pronto intervento “Venite voi o lo devo ammazzare io sto pedofilo?”.

Mette giù e mi dice “non ti muovere se non finisci nei guai”. Il suo punto di vista è quasi giusto, lui che ne sa chi sono io, che faccio e se quelle riprese le metto su internet con tutti quei bambini che bevono dalla fontana. Però poi rincara “Stai riprendendo tutte le bambine con le gonne, mentre si abbassano per bere”.

Allora nei pochi anni che ho vissuto mi hanno etichettato in tutti i modi: drogato, alcolizzato, peccatore, lussurioso, comunista, fumatore, bugiardo, casinista, provocatore, omosessuale, ladro, facinoroso, violento, irascibile, fascista e sovente mi danno del negro, anche se non è che sia proprio una mia caratteristica, ma mai del pedofilo.

Bene, io provo a spiegare quel che faccio, che le bambine come tutti quanti gli altri verranno resi irriconoscibili dalla velocità a cui verrà prodotto il filmato. Gli provo a dire che ho il diritto di filmare perché siamo in uno spazio pubblico. Gli provo a far capire che è un lavoro che va a favore proprio dei bambini che in quella fontana trovano ristoro. Nulla da fare mi dice “Tu per me sei un pedofilo, io ho una figlia di 4 anni. Se parli ancora ti riempio di botte”.

La polizia arriva. Il “chioscaro” racconta agli agenti che lui chiama sempre non appena vede un personaggio sospetto: “ho chiamato anche ieri perché c’erano due che si drogavano”. Un agente prende i documenti e l’altro prova a capire perché sono dovuti venire lì. Cerca di spiegare che è perfettamente legale quello che sto facendo, che posso riprendere e che nel caso le immagini rendessero riconoscibile qualcuno dovrei chiedere un’autorizzazione. Qui il colpo di scena. Il “chioscaro” s’incazza: “perché dovrei fidarmi di lui? Solo perché è un giornalista?”.

Beh, che dire, forse ha ragione. Sono mesi che ci penso, non appena ci si dichiara come cronisti la gente ti guarda storto e cambia espressione. I medici hanno il giuramento di Ippocrate, noi abbiamo il praticantato dove vai avanti solo se impari a metter ei piedi in testa ai colleghi.

Domani metto un adesivo del Grande Fratello sulla videocamera, così vedrai che anche il chioscaro si vorrà far riprendere con sua figlia in braccio.

4 commenti:

  1. il finale ad effetto mi è piaciuto proprio. se metti anche quello di Amici poi sei a posto.
    per un certo periodo sono andato in giro per torino a fare delle interviste, così, per il gusto di sentire le risposte della gente: ho avuto le reazioni più variegate e ho scoperto meccanismi stravaganti nell'animo umano. i fraintendimenti e gli insulti non sono mancati, fortunatamente sono stati equilibrati da persone invece assolutamente, come dire, fraterne...

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  2. Ciao!
    ti posso chiedere dopo è stata scattata questa foto? sto inseguendo anche io i toretti... sono quelli a piazza Bernini?!
    grazie

    M

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