Il modo migliore di iniziare un blog è quello di metterci una foto di una bella donnina famosa, magari con un’ampia scollatura. Così spiegato il perchè della foto.
Da qualche anno nel settore delle creme di bellezza una ditta israeliana, l’Ahava, si è ritagliata uno spazio degno di nota. Le creme sono prodotte per la quasi totalità nei pressi del Mar Morto, in una zona che, secondo tutte le raccomandazioni delle Nazioni Unite, dovrebbe essere sotto il controllo dell’Autorità Palestinese. La politica israeliana non ha mai considerato vincolanti le posizioni dell’Onu, quindi ha lasciato che Ahava si installasse in territorio palestinese e ne sfruttasse le risorse senza versare alcun risarcimento per questo.
E qui veniamo alla Charlotte di Sex and the City, Kristin Davis, che a inizio agosto è stata rimossa dall’incarico di portavoce dall’ong umanitaria Oxfam dopo che la stessa Davis ha firmato un contratto milionario per diventare testimonial della ditta israeliana. Per continuare la scalata nel difficile settore della creme di bellezza, in autunno l’Ahava ha stipulato un accordo con Sephora e in questi giorni di frenetici acquisti pre-natalizi i flaconi provenienti dal Mar Morto si trovano sugli scaffali del noto magazzino francese. Se vedete qualcuno pronto all’acquisto fategli notare che sta per pagare –carissimo- del fango che l’Ahava ha rubato.
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