giovedì 4 febbraio 2010

le tre campanelle

Stamattina in un momento di masochismo acuto ho deciso di andare a incassare un assegno alla posta accanto alla stazione di Porta Nuova. Neanche a dirlo c’era una coda pantagrulelica, so che i migliori di voi coglieranno il significato onomatopeico di questo tipo di fila. L’attesa mi ha dato modo di contemplare un vero blitz della polizia: hanno arrestato un banchetto. I fatti. All’angolo tra Corso Vittorio Emanuele e Via Sacchi c’è sempre un capannello di giovani anziani, sessantenni con scarpe sportive e sciarpe di pashmina, che si intrattiene con dell’innocente gioco d’azzardo: le tre campanelle. So che siete tutti smaliziati e non vi spiego né come funziona il gioco, né come è organizzata la truffa. La pozione del banchetto è perfetta: dietro una piglia, sotto i portici, con un passaggio giornaliero esagerato, tra cui tutti quelli che come me vanno alla posta e si perdono le mezz’ore aspettando, senza contare chi passa li davanti con i soldi della pensione appena ritirati. Tornando ai fatti: due poliziotti arrivano di tutta fretta a piedi e altri due su una gazzella, l’operazione è ben studiata perché i vari pali non riescono ad avvertire l’omino che tiene il banchetto. Con l'arrivo degli agenti per magia spariscono tutti: avventori e complici. I poliziotti sequestrano il banchetto e prendono le generalità del “croupier”. Arriva il mio turno ed entro in posta, meno di 5 minuti e sono fuori nuovamente. Gli agenti sono andati via e il banchetto è stato ripristinato, non è lo stesso, ma tutti i personaggi sono nuovamente lì. Sono divertito e sconcertato allo stesso tempo, salgo sulla bici e mi dirigo verso nuove code. Mentre pedalo mi delizio con un po’ di servizio pubblico; in questo caso RadioUno trasmette la diretta del discorso di Berlusconi alla Knesset, il parlamento israeliano. Il mio pensiero torna inevitabilmente ai giovani anziani e alle loro campanelle: i poliziotti non posso arrestarli, perché non è più reato penale, depenalizzato ad amministrativo dal vostro presidente del consiglio, se gli fanno delle multe questi non le pagano inoltre risultano come nulla tenenti quindi non c’è modo che lo Stato si rivalga su di loro. Intanto nelle mie orecchie Berlusconi sproloquia sulla “giusta reazione ai missili sparati da Gaza” e mi dico: se a capo del governo abbiamo uno che pur di non farsi processare va in visita in Israele e giustifica dei crimini di guerra, come me la posso prendere con la gioventù anziana che ha il vizietto di truffare un anziano meno giovane che ha appena ritirato la pensione.

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