sabato 6 febbraio 2010

lista dei regali

Se siete soli in una grande casa piena di armadi e scatoloni quale sarebbe il modo migliore per trascorrere la serata. Io ho stappato una bottiglia di rosso e ho iniziato ad aprire tutti i cassetti. Non cercavo nulla di particolare, solo la prova che qualcuno questa casa la vive quotidianamente. Ben presto in taverna ho trovato una cassettiera piena zeppa di foto vecchie e nuove, a colori e tanti bianco e nero sbiadite dai decenni, poi polaroid e scatti bruciati da un fotografo non esperto nel regolare tempo e diaframma, ma la cosa più stupefacente sono stati gli album fotografici, il matrimonio, quelli monografici sull’infanzia dei bambini e quelli sulla famiglia di provenienza. Ho acceso il camino e mi sono messo comodo per riconoscere facce e luoghi, per ricostruire questa nostra storia di migrazione. Ero così contento che dubitavo di poter essere distratto; cado sull’album del mio battesimo e tra le ultime pagine trovo un mezzo quinterno: la lista dei regali scritta a mano da mia mamma, che vedete nella foto.
Adesso io non so se in tutta Italia è usanza, ma per me questo genere di liste è stato sempre una sorta di leggenda, ne ho sentito parlare da tanti amici e parenti, ma non ne avevo mai vista una e soprattutto non pensavo di averne una mia. Le liste come questa si compilano in caso di ricorrenze particolari in cui si ricevono molti regali da persone vicine e lontane, solitamente si tratta di presenti ricevuti per i sacramenti: matrimonio, battesimo, comunione e così via, probabilmente c’è anche chi riceve regali dopo che gli è stata somministrata l’estrema unzione, ma difficilmente in questo caso viene redatta una lista.
Sulla lista viene annotato il nome e accanto il regalo, se si tratta di soldi si scrive l’ammontare precisi. I nomi sono scritti con ordine: da una parte gli amici e poi divisi i parenti delle duverse “ali” della famiglia, materna e paterna o di moglie e marito se ritratta di una lista di matrimonio.
Le varie liste vengono poi conservate gelosamente e saranno la base sulla quale verranno fatti negli anni i regali, ad esempio la coppia di amici dei miei che mi ha regalato il passeggino avrà ricevuto un regalo di valore simile per il battesimo del loro primo figlio o per una ricorrenza di uguale importanza. Un mio zio ha tentato di rendermi più comprensibile l’utilità di queste note: ovviamente servono a non dimenticarsi di nessuno e di saper trattare tutti bene almeno quanto sei stato trattato, inoltre hanno un peso molto importante per capire quale lato della famiglia ha più a cuore la ricorrenza.
Tempo fa mi hanno raccontato un aneddoto, simile chissà a quanti altri, che rende bene la crudezza e assieme la comicità di queste liste di regali. Nella Piana di Gioia Tauro, della quale siamo originari, non ci sono molti alberghi, ma è usanza che la prima notte di nozze gli sposi la passino in hotel, quindi in molti si recano, o almeno si recavano, presso il motel che si trova accanto all’autostrada.
Gli sposini prendono la camera, mentre i testimoni, uno per la sposa e uno per lo sposo, in presenza di un qualche parente, si siedono nella hall e aprono le buste contenenti i soldi che sono stati regalati alla coppia. I testimoni leggono chi ha regalato e contano i soldi, intanto i parenti prendono nota sui loro quaderni, una sorta di tombola serale per chi non si è sbronzato al ricevimento. Alla fine dello “spoglio” vengono ricontati i soldi e ricontrollati i vari parziali e totali scritti sui quaderni, sia la famiglia della sposa che dello sposo avrà una copia del “verbale”. Sui quaderni vengono aggiunti i regali non pecuniari e diventando così una sorta di manuale da consultare per tutti i matrimoni che si celebreranno negli anni a venire.
Domani scrivo una lettera di ringraziamento a tutti quelli che sono sulla mia lista di battestimo!

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