Tagli all’editoria e da destra a sinistra si piange miseria, non sto nemmeno a entrare nel particolare sul giochetto delle due firme di parlamentari rendono il giornale sovvenzionabile dallo Stato. Naturalmente per far questo bisogna dimostrare di stampare un bel po’, anche tante di più di quel che si vendono, come il giornale di Mastella che mandava al macero il 95% delle copie stampate. Poi ci sono editori che stampano cose una più diversa dall’altra, lo stesso personaggio possiede Il Riformista e Libero, ma è il mercato. Ci sono giornali dove lavori gratis a meno di non essere una firma importante: quante storie ho sentito di ragazzi come me che, anche nelle grandi testate, prendevano il minimo sindacale per potersi iscrivere all’elenco dei pubblicisti, 2 anni a 650 euro annuali, avete letto bene non al mese, ma all’anno. Ci sono giornali dove fai volontariato, manco uno stage, proprio volontariato, decine di pezzi scritti per l’onore. Ce ne sono altri dove ti pagano 4 euro a pagina pubblicata. Ci sono direttori di giornali che ti promettono dei compensi facendoti firmare fogli che non ti danno diritto ad alcun pagamento. Il rapporto tra soldi e carta stampata è così viscido che la gelatina di cui parliamo in questi giorni, mi sembra soda.
Vengo al punto, oggi compro il Corriere, roba che non mi capitava da anni, un bel paio di pezzi, ma appena ho dieci minuti vado a vedere il sudoku. Mi sono fatto una teoria su questo, se è veramente difficile vuol dire che c’è tanta gente che lo fa e il redattore chiede una griglia difficilissima solo per non vedersi più arrivare al giornale le note dei lettori che dicono quanto è facile il gioco pubblicato, inoltre obbliga i più impestati a comprarsi il giornale del giorno dopo per capire cosa ci andava in quella maledetta casella. Comunque il sudoku del Corriere è in ultima pagina, in basso in basso, sotto la griglia scritta piccolo piccolo c’è la lista di tutti i prezzi di tutti i supplementi che si possono comprare con il quotidiano. Avete in mente quanti possono essere? 25! C’è di tutto il dvd western, la commedia italiana, il teatro in cd audio, la compilation, il fascicolo per quello e il fascicolo per quell’altro, il gioco mnemonico di legno e l’inserto imperdibile e persino
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