domenica 10 gennaio 2010

Cota sulle orme di Vasco

Lungi da me fare qualsiasi ragionamento politico sul Vasco, come ogni trentenne italiano ho una sorta di ammirazione profetica per il suo ruolo nella società italiana. Proprio per questo sono rimasto scioccato riascoltando uno dei suoi successi che più ho amato nella mia adolescenza: Colpa d’Alfredo. Inizia così: Ho perso un'altra occasione buona stasera/E' andata a casa con il negro, la troia!

Non mi ero mai accorto che in solo due frasi Vasco riuscisse a tirare fuori tutta la rabbia. Lo fa in modo che forse razzista non vuole essere, ma lo è. La storia si ripete in meno di un strofa: L'ho vista uscire mano nella mano con quell'africano/Che non parla neanche bene l'italiano/Ma si vede che si fa' capire bene quando vuole....

Mi gioco tutto sulla buonafede del Vasco, che ha pubblicato questa canzone nel 1980, ma rifletto sul fatto che la società italiana a 30 anni di distanza fa esplodere la sua rabbia nello stesso modo espresso dalla canzone. In più bisogna aggiungere che adesso le idee che annebbiavano la mente del rocker sono passate in politica. Infatti l’On. Cota, candidato presidente delle regione Piemonte, ha deposto un disegno di legge perchè gli immigrati, che vogliano ottenere la cittadinanza italiana, siano sottoposti a un esame di lingua italiana e di lingua locale, leggasi dialetto. Certo che se al Vasco gli si parla in modenese la ragazza gliela si soffia senza offenderlo.

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