domenica 31 gennaio 2010

Oush Grab Vs Shdema

Oggi Berlusconi era in prima pagina sul quotidiano israeliano Haaretz, il vostro presidente del consiglio ha dichiarato la sua contrarietà all’allargamento delle colonie israeliane in territorio palestinese. Berlusconi sta seguendo alla lettera le direttive della politica estera di Obama. Il premier israeliano per non vedersi tagliare i lauti finanziamenti statunitensi si è anche lui dichiarato contrario all’aumento delle colonie. La politica di congelamento sembra aver preso piede, ma…

La storia che vi racconto oggi è quella di una collina a due passi da dove vivevo a Betlemme. Il posto in questione si chiama Oush Grab, ed è un ex base militare fino al 1967 sotto il controllo delle autorità giordane, che tuttora mantengono la proprietà legale dell’area. La collina è stata successivamente occupata dall’esercito israeliano che l’ha abbandonata nel 2000. Da questa data l’area è stata utilizzata sempre di più dalla municipalità di Beit Sahour, comune in cui è situata. Durante il 2008 è stato costruito sulla collina un giardino con attrazioni per i bambini e un’area pic-nic. Un’associazione statunitense, Paidia, è riuscita a trovare i soldi per costruire una torre per l’arrampicata che viene utilizzata settimanalmente dai bambini della zona con il supporto di arrampicatori professionisti provenienti da tutto il mondo.

Naturalmente l’Autorità Palestinese ha visto in Oush Grab uno spazio molto appetibile per la costruzione di un’infrastruttura, la collina si trova infatti a pochi minuti di macchina dal centro di Betlemme. È stato quindi progettato un ospedale pediatrico da costruire al posto della base militare, ma un gruppo di attiviste di estrema destra israeliane, Women in Green, ha iniziato a rivendicare Oush Grab come luogo per la creazione di una nuova colonia, chiamata Shdema. Mi sembra persino superfluo dire che le motivazioni portate dal movimento israeliano sono prive di fondamento vi faccio un paio di esempi: “la zona è citata nella bibbia quindi è terra destinata da dio all’uso esclusivo del popolo israeliano” oppure “se si lascia che gli arabi costruiscano qui un ospedale poi lo utilizzeranno per sparare contro le altre colonie israeliane”.

A tutto questo va aggiunto il fattore geostrategico del sito: Oush Grab è l’ultimo lato in cui Betlemme si può espandere. Se si prende una cartina si nota come la città natale del nazareno sia circondata dalla presenza israeliana: a nord Gerusalemme, a ovest e a sud Gush Etzion, il più grande assembramento di colonie israeliane in Cisgiordania. A Betlemme non resta che un lato per il proprio sviluppo: l’Est esattamente dove si trova Oush Grab. Per avere un’idea di quella che è la Palestina in questi giorni dovete immaginare una popolazione dove quasi il 50% non ha ancora 18 anni e dove le condizioni igienico sanitarie sono da terzo mondo.Da una parte i coloni israeliani motivati dalla “donazione” che dio ha fatto loro e dall’altra una società palestinese che ha un disperato bisogno d’infrastrutture. In questi anni gli israeliani si sono presentati sul sito sempre armati e accompagnati dall’esercito, mentre i palestinesi ci si recavano con i bambini a giocare. Come è finita?

In questi giorni, mentre non si parla d’altro che di congelamento delle colonie, i palestinesi sono stati “consigliati” a non recarsi più sul luogo e oggi l’esercito israeliano ha dichiarato che riaprirà sul sito un presidio militare. Non è stato specificato perché e per quanto, ma possiamo immaginare che appena Israele regolerà i propri rapporti di forza con gli Usa gli avamposti come Shdema diventeranno da militari a civili.

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